martedì 14 aprile 2009

No al ponte sullo stretto di Messina, Sì a un migliore servizio ferroviario

Apriamo gli occhi e diciamo No al ponte sullo Stretto di Messina e Sì a un migliore servizio ferroviario.
Dalle pagine dei giornali ci viene ricordata la lunga storia del progetto del ponte sullo Stretto di Messina. Una storia all’italiana, per come nasce, per gli sprechi di soldi pubblici fin qui dispersi in mille rivoli, ben 160 milioni di euro, per i problemi progettuali, per la poco chiara necessità e per i problemi infrastrutturali che lascia irrisolti come la modernizzazione della rete stradale e ferroviaria siciliana.
È l’emblema della mancanza di un quadro complessivo di problemi e della necessaria opera di definizione delle priorità. L’unica cosa certa saranno i tanti soldi dei cittadini italiani che verranno sprecati in progetti, analisi, consulenze.
Ma con questi soldi non sarebbe meglio rimodernare la rete ferroviaria italiana? Acquistare treni per i pendolari che giornalmente vengono umiliati per lo stato sempre più critico del servizio ferroviario? Ripristinare i servizi per ambire a un trasporto ferroviario moderno, investire nella manutenzione e nella pulizia dei mezzi?
Non saranno progetti “faraonici” ma corrisponderebbero al miglioramento della qualità di vita di milioni di cittadini. Si potrebbe investire su un sistema di trasporto, quello ferroviario, che da noi in Italia è molto capillare, raggiunge le zone più remote, è una rete vitale che non possiamo permetterci di mandare allo sfascio.

Ma al governo non c’è anche la Lega Nord ?
Un partito che è sempre stato contro la costruzione di una cattedrale nel deserto, ma oggi cosa fa? Ma oggi cosa dice? Ha appoggiato la realizzazione del ponte sullo Stretto di Messina.
In un momento di crisi come quello che stiamo vivendo,una forza politica seria non può essere irresponsabile e sprecare risorse pubbliche.
Noi dell’Idv lavoreremo a una proposta che possa invertire la rotta. Crediamo che si debba mettere all’ordine del giorno dell’agenda politica una seria presa di coscienza della necessità di investimenti certi e sicuri per il sistema ferroviario TUTTO, e non solo per quello a lunga percorrenza…